(m)0rpheus è un’opera contemporanea in forma di cantata a due voci, maschile (baritono) e femminile (mezzosoprano), e un ensemble musicale. L’idea originale è radicata in diversi anni di ricerca personale sulla comunità trans in Nord America ed Europa. Il libretto rispecchia la metamorfosi che ora è possibile grazie all’assistenza medica e che ha cambiato la percezione di cosa significhi la transessualità, pur rimanendo territorio sconosciuto al grande pubblico. Come per qualsiasi essere umano, è un processo misterioso all’interno dell’individuo medesimo che decide di mutare forma. (m)0rpheus, attraverso musica e parole, intende esplorare (parte di) questo iato antropologico e culturale. L’opera evoca il mito atavico di Orfeo ed Euridice, da Ovidio a Monteverdi. Con (m)0rpheus, si intende tracciare un percorso senza tempo (la seconda lettera del titolo è in realtà uno zero e non semplicemente una ‘o’) per parlare di transizione, transgenderismo e metamorfosi personale nella società contemporanea italiana e mondiale.