Sono Filippo Carrozzo, attore e doppiatore. Ho collaborato con enti e istituzioni come il Tg2 Dossier, Audible, Amnesty International, e il Mumi – Museo Migrante. C’è stato un momento nella mia vita in cui mi sono accorto che Shopenhauer aveva preso il posto dei fumetti. Terminate le scuole tento di iscrivermi a diverse facoltà fra le quali: management aziendale; lettere; giurisprudenza; scienze politiche; ingegneria; infine filosofia. Rinunciando a versare contributi per le tasse di studio, e messa da parte ogni velleità personale, intuisco che l’indefinito è l’essenza stessa dell’arte; ma questa mia personale opinione alla ricerca dell’imperfezione è un’utopia che mi porterà a conoscere un’altra teoria: quella del fallimento (di cui possiedo una collezione privata in dodici volumi). Fra dubbi amletici e mulini a vento incontro Carlo Formigoni, riconosciuto maestro del Teatro Ragazzi in Italia, che mi avvia allo studio del teatro Brechtiano e della commedia dell’Arte. Lo studio costante e l’incontro con i maestri negli anni hanno contribuito al mio lavoro dando luogo a un originale percorso culturale e creativo. Creo progetti di impegno sociale con teatri e scuole, collaboro con esperti del mondo della pedagogia e dell’infanzia. Nel 2013 scrivo il testo Caro Walt Disney, contro la violenza sulle donne. Nel 2018 creo il podcast Fiabe in Carrozza, una raccolta di storie provenienti da ogni parte del mondo, premiato nello stesso anno come “Miglior podcast emergente” al Festival del podcasting (2018). Nel 2019 ricevo il premio “Anello d’oro” al Festival internazionale del doppiaggio Voci nell’ombra. Dal 2020 co-autore e voce del podcast Sezione Mitologia e dal 2022 viaggio con una rosa in giro per l’Italia, con lo spettacolo Siamo qui riuniti o della democrazia imperfetta, di Letizia Quintavalla e Bruno Stori. Infine (non c’è mai una fine a tutto ciò) … nel 2024 pubblico il mio primo libro dal titolo quasi omonimo Fiabe in Carrozza.