Lapa

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La descrizione della città come è oggi, non racconta il suo passato, ma lo contiene
I. Calvino

Le danzatrici, scandiscono l’attraversamento dello spazio che si traduce in gesto poetico e gli incontri rendono possibile la trasmissione di senso di comunità. Le misure dello spazio sono passaggio del tempo, il ritmo della danza, una interazione tra il movimento del corpo umano e la struttura architettonica. Forma e movimento entrano in contatto tramite la danza.

Come nella descrizione di Zaira, nelle “Città invisibili” di Calvino, voglio far dialogare lo spazio urbano con le vicende del suo passato e le relazioni che si generano. Descritto nel racconto, esiste una rete invisibile di fatti che lascia impronte e questa stessa rete è contenuta nella trama urbana e nei dettagli che la caratterizzano. Allo stesso modo il corpo della danzatrice esprime le vicende che la rendono individuo. Questo è il luogo d’interesse dove la danza diventa forma di espressione del reale.

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Soggetto proponente

Con gli studi in arti visive e architettura, Ornella si distingue per la delicatezza e l'attitudine a contemplare l'estetica come scienza della conoscenza sensibile. Cresce in un ambiente condizionato dalla musica classica, per la quale sviluppa una naturale passione che l'accompagna nello studio del pianoforte e poi nei tanti anni di danza classica accademica, che conclude in un'esperienza professionale a Chisinau. Interrompe poi lo studio della danza per dedicarsi agli anni universitari, che sfociano in una visione metaforica dell'architettura popolare italiana sia come eccezionale incompiuto, sia come organismo che nasconde debolezze e umanità. Ciò che connette è la natura, umana o disumana. Ha ricominciato i suoi studi presso l'accademia di danza contemporanea Artichoke con sede a Milano, dove ha avuto una visione integrata di discipline come le arti marziali, lo yoga, il balletto, il pilates, come componenti chiave per una consapevolezza ampia del corpo nello spazio e in relazione all altro/a. Per integrare i diversi campi di studio, l’architettura e la danza, Ornella ha vissuto per due anni in Portogallo, approfondendo tramite un master in composizione e interpretazione, la relazione tra il corpo e il luogo in cui performa. Questa esperienza le ha permesso di collaborare con coreografi internazionali come Marcello Evelin, Gustavo Ciriaco, Alessandro Carboni, Rita Petrone, Faye Discroll, Piny Orchidaceae, Anna Massoni. Per arte intende la possibilità di aprirsi all'esplorazione di sé, trasmessa al pubblico con riflessioni e azioni che agiscono per incentivare la crescita personale; attraverso questa attrazione per l'autentico vuole quindi interrogare la realtà per quello che è. Ha una forte passione per lo studio del mondo attraverso la poesia, la vulnerabilità e l'impermanenza. Il corpo diventa quindi un luogo di ricerca, di memoria, consentendoci di espandere i confini dell'immaginazione e i limiti in relazione all’ambiente che ci circonda.

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