Con gli studi in arti visive e architettura, Ornella si distingue per la delicatezza e l'attitudine a contemplare l'estetica come scienza della conoscenza sensibile. Cresce in un ambiente condizionato dalla musica classica, per la quale sviluppa una naturale passione che l'accompagna nello studio del pianoforte e poi nei tanti anni di danza classica accademica, che conclude in un'esperienza professionale a Chisinau. Interrompe poi lo studio della danza per dedicarsi agli anni universitari, che sfociano in una visione metaforica dell'architettura popolare italiana sia come eccezionale incompiuto, sia come organismo che nasconde debolezze e umanità. Ciò che connette è la natura, umana o disumana. Ha ricominciato i suoi studi presso l'accademia di danza contemporanea Artichoke con sede a Milano, dove ha avuto una visione integrata di discipline come le arti marziali, lo yoga, il balletto, il pilates, come componenti chiave per una consapevolezza ampia del corpo nello spazio e in relazione all altro/a. Per integrare i diversi campi di studio, l’architettura e la danza, Ornella ha vissuto per due anni in Portogallo, approfondendo tramite un master in composizione e interpretazione, la relazione tra il corpo e il luogo in cui performa. Questa esperienza le ha permesso di collaborare con coreografi internazionali come Marcello Evelin, Gustavo Ciriaco, Alessandro Carboni, Rita Petrone, Faye Discroll, Piny Orchidaceae, Anna Massoni. Per arte intende la possibilità di aprirsi all'esplorazione di sé, trasmessa al pubblico con riflessioni e azioni che agiscono per incentivare la crescita personale; attraverso questa attrazione per l'autentico vuole quindi interrogare la realtà per quello che è. Ha una forte passione per lo studio del mondo attraverso la poesia, la vulnerabilità e l'impermanenza. Il corpo diventa quindi un luogo di ricerca, di memoria, consentendoci di espandere i confini dell'immaginazione e i limiti in relazione all’ambiente che ci circonda.