Il Baldacc era a capo del gruppo di maschere e lo precedeva nelle case con salti e grida per avvisare dell’arrivo del Carnevale di campagna.
Generalmente era una persona alta ad impersonarlo vestita di bianco, ma la sua peculiarità era il suo cappello: un lungo cappello a punta bianco con tanti nastri colorati dei colori dell’arcobaleno.
Io ho portato questa antica maschera sui trampoli dandole ancora di più quell’idea di elevazione e di visibilità.
La mia proposta è quella di portare El Baldacc, da me riadattato, a guidare le maschere del Carnevale in queste zone dell’entroterra che, rimanendo più isolate, mantengono ancora viva negli anziani la memoria di questo rito che trova le sue origini nella notte dei tempi; oltre a stimolare il ricordo di chi l’ha vissuto, l’intento è anche quello di dare l’opportunità ai più giovani di venire a contatto con lui e di conoscerlo, magari proprio ascoltando i racconti ripescati direttamente dalla memoria, visivamente stimolata, dei loro nonni.