Un ragazzo, preparando le chiacchiere di Carnevale seguendo la ricetta della nonna, riflette sui cambiamenti del mondo. La nonna gli raccontava che a Carnevale tutto veniva ribaltato: i poveri diventavano re, i ricchi buffoni e tutti indossavano una maschera per esorcizzare la fatica dell’anno. Era un momento di unione, ribellione e sfida alla realtà quotidiana, in cui la comunità si riuniva per ridere e condividere difficoltà. Oggi, però, mentre impasta, il ragazzo si rende conto che la risata è diventata un atto di sopravvivenza. Il mondo si è ridotto a uno schermo, e Carnevale è diventato una fuga dalla realtà, un rifugio solitario in cui la gente si maschera non per giocare, ma per nascondersi dalla propria solitudine. Assaggia il dolce, sorride per un attimo. La ricetta della nonna è rimasta invariata, ma qualcosa è andato storto. Carnevale oggi è solo un momento in cui le maschere nascondono la solitudine e le risate coprono un vuoto difficile da colmare.