Ultimo è un orsante, ovvero un domatore di orsi. E’ poliglotta e parla una lingua secca e gutturale – un dialetto appenninico frammisto a parole straniere – perché ha passato la vita viaggiando per l’Europa con i suoi spettacoli e con la sua orsa, Vera. Ultimo di undici figli e per questo ceduto ancora bambino a una compagnia circense di orsanti e scimmiari, Ultimo narra le avventure esaltanti, durissime, talvolta tragicomiche, della sua vita girovaga per l’Europa: l’intimo rapporto con la sua orsa che impara a domare, la solitudine, lo scoppio della Grande Guerra, la fuga disperata dal suo aguzzino, la ferocia. In un monologo fisico dal ritmo incalzante e forsennato, ripercorre la geografia emotiva di un viaggio di formazione insieme a uomini rozzi e bestiali, eppure capaci di grande cuore e spirito di iniziativa.